Due eventi "negativi" non fanno “bear market”
Aggiornamento: 7 giu 2022
Il mercato azionario ha subito un enorme cambiamento negli ultimi mesi. Lo spumeggiante mercato azionario dall'inizio del 2021 si è spostato. Le "meme stock" come GAMESTOP che tutti amavano, si stanno raffreddando, molte azioni sono scese di oltre il 30% rispetto ai loro massimi. L'estremo ottimismo delle azioni non c'è più. In effetti, in questo momento si sta manifestando un pò di preoccupazione.
E l’esperienza ci insegna che un mercato rialzista non finisce con la preoccupazione... Finisce con l'avidità totale.
Ecco perché, anche se il mercato è vicino ai massimi storici oggi, credo che probabilmente vedremo ancora del rialzo nel mercato azionario.
Innanzitutto, i consumatori sono più ribassisti che rialzisti sulle azioni per la prima volta in 14 mesi. Possiamo vedere questo estremo attraverso il Consumer Confidence Survey del Conference Board. Ogni mese, questo sondaggio viene inviato a circa 3.000 famiglie statunitensi. Una domanda che si pone ai consumatori è se pensano che le azioni aumenteranno, diminuiranno o rimarranno piatte.
Le tre valutazioni coincidono fino al 100%. I numeri specifici non contano molto, ma l'ultimo aggiornamento di novembre evidenzia un grande cambiamento: oggi, più consumatori si aspettano che le azioni diminuiscano piuttosto che aumentino nei prossimi mesi. Non è un segno di totale avidità e ci dice che oggi la gente è preoccupata per le azioni.
Per vedere cosa significa questo sentimento negativo per le azioni, bisogna analizzare i dati storici del Conference Board. Questi dati risalgono al 1991. Da allora, abbiamo avuto altri 18 casi come quello che stiamo vedendo oggi. E nel complesso, è stato un segnale incredibilmente rialzista per l'indice S&P 500. Quando i consumatori diventano ribassisti come hanno appena fatto, è meglio possedere azioni.
In effetti, il rendimento annuo tipico dopo uno di questi estremi è quasi del 12%... E 15 delle 18 volte precedenti hanno portato a ulteriori guadagni nel corso dell'anno successivo. Questa è una percentuale di vincita dell'83%. In parole povere, le attuali paure dei consumatori sono il carburante per un continuo rally del mercato azionario.
E questo non è l'unico segno di preoccupazione nel mercato oggi.
Anche le valutazioni alle stelle di inizio anno stanno svanendo..
Le aziende hanno dovuto chiudere le attività durante la pandemia di COVID-19. Queste chiusure hanno danneggiato gli utili trimestrali... E, a sua volta, il rapporto prezzo/utili (P/E) è aumentato vertiginosamente. Il rapporto P/E dell'S&P 500 ha toccato quota 31 a febbraio. Questa è la valutazione più alta che abbiamo visto negli ultimi 70 anni. Ma a differenza della bolla delle dot-com del 2000, non siamo riusciti a raggiungere un top di mercato. Qualcosa di inaspettato è successo per il resto del 2021... La valutazione record dell'S&P 500 è tornata a valori più normali.
Le aziende che hanno smesso di avere guadagni sono tornate in attività, ora stanno fiorendo. I forti guadagni hanno aiutato il rapporto P/E dell'S&P 500 a scendere a 25 oggi. E questo nonostante un anno fantastico di performance azionaria. In poche parole, le azioni sono aumentate molto quest'anno, ma i guadagni sono aumentati molto di più. E questa tendenza dovrebbe continuare...
Gli analisti si aspettano un altro buon anno di performance degli utili nel 2022. Quindi il rapporto P/E forward (ovvero Forward Price To Earnings, è una misura del rapporto prezzo/utili che indica gli utili dell'azienda nel prossimo anno) dell'S&P 500 è di 21,5. In altre parole, le valutazioni elevate non hanno ucciso il mercato rialzista. E mentre sono ancora elevate al momento, è probabile che continuino a scendere.
Questi due eventi "negativi" – sentimento ribassista e valutazioni elevate – potrebbero sembrare spaventosi. Ma quello che stiamo vedendo è effettivamente positivo per le azioni.
Quando metti tutto insieme, è chiaro che il rally di oggi può continuare nel 2022.
Alla nostra salute e al nostro grande futuro finanziario.
